SINDROME DELLA PLICA MEDIO PATELLARE
Che cosa è
Nella vita fetale il ginocchio è diviso da membrane sinoviali in tre compartimenti: sovrapatellare, mediale e laterale. Il riassorbimento delle membrane porta alla formazione di un’unica cavità. Tale processo può essere tuttavia incompleto, con membrane sinoviali che rimangono nell’articolazione. Tali residui che permangono nell’adulto sono chiamati pliche o setti sinoviali. Possiamo considerare 4 pliche: mediopatellare, lateropatellare (rara), sovrapatellare, infrapatellare (denominata anche legamento mucoso).
La plica medio patellare è presente secondo la letteratura dal 20 al 60 % dei soggetti.
Traumi o microtraumi ripetuti durante l’attività sportiva, movimenti ripetitivi di flesso estensione possono portare ad infiammazione ed edema con sostituzione del tessuto elastico da componente fibrotica.
Nel passaggio da estensione a flessione del ginocchio la plica scivola medialmente e viceversa nel passaggio dalla flessione all’estensione. Questo percorso può generare delle forze di taglio che possono agire sulla cartilagine del condilo mediale determiando una sintomatologia algica.
Lo scivolamento della plica sotto la rotula determina, inoltre, degenerzione cartilaginea della faccetta rotulea mediale.
Secondo la classificazione di Sakakibara possono essere suddivise in tipo A,B,C,D a seconda dell’estensione. Tipo A e B sono asintomatiche, mentre tipo C e D sono spesso sintomatiche. L’ attività fisica intensa, lo scendere e salire ripetutamente le scale o la flessione prolungata del ginocchio facilitano la comparsa della sintomatologia algica.
Come si manifesta
Si manifesta con algia intermittente o costante nel compartimento anteromediale del ginocchio e in sede femoro rotulea, si possono creare versamenti articolari recidivanti e possono essere presenti rumori articolari o blocchi o pseudoblocchi articolari. In taluni soggetti è presente ipotrofia quadricipitale. La presenza di rumore articolari durante la flesso-estensione del ginocchio è causato dall’ impingement della plica contro il condilo mediale. Talvolta è possibile apprezzare uno “schiocco del mattino” presente al risveglio e che poi scompare durante la giornata.
La sintomatologia può essere comune anche ad altre patologie: dolore del retinacolo laterale, la sindrome da iperpressione della faccetta laterale, la sindrome di Hoffa, le lesioni meniscali. Queste possono altresì coesistere.
Chi ne è colpito
Il sesso femminile è più colpito rispetto al maschile.
Quali esami sono utili
La diagnosi che si effettua tramite valutazione clinica e l’esecuzione di test, talvolta è possibile apprezzare un “cordino” sul condilo mediale a 1 cm dalla rotula, è supportata da immagini ecografiche e RMN. La diagnosi di certezza si ottiene esclusivamente dopo valutazione artroscopica.
RMN- la freccia in rosso indica la plica “Garcia et all 2002”
immagine artroscopica di plica
Come si cura
Il trattamento iniziale, da attuare dopo la diagnosi, è conservativo (rimodulazione attività fisica, stretching quadricipitale, degli hamstring e del gastrocnemio, rinforzo muscolare, crioterapia, terapia fisica, tutori, FANS). Dibattuto è l’utilizzo di infiltrazioni cortisoniche nella plica.
L’intervento
In caso di mancata regressione della sintomatologia o in caso di ginocchio in blocco o soggetto con alte richieste funzionali si esegue la cosiddetta plicectomia artroscopica, ossia la rimozione della plica con apposita forbice e shaver.